Qual è stato il primo libro mai scritto?

 La prima letteratura scritta a noi pervenuta proviene dall'antica Mesopotamia.



 L'Epopea di Gilgamesh è spesso considerata la prima grande composizione letteraria, sebbene esistano testi più brevi e anteriori, come l'"Inno del Tempio di Kesh" e le "Istruzioni di Shuruppak". Al di là della sua lunghezza, l'Epopea di Gilgamesh riveste un'importanza fondamentale per l'impatto duraturo che ha avuto sulla letteratura attraverso i secoli. Si ritiene che abbia influenzato numerose opere letterarie antiche, tra cui l'Iliade, l'Odissea, il Romanzo di Alessandro e la Bibbia ebraica (Antico Testamento), tutte opere che a loro volta hanno esercitato un'influenza letteraria significativa.



Racconta le avventure di Gilgamesh, re di Uruk, e il suo amico Enkidu, creato dagli dei per bilanciare la sua tirannia. La storia si articola in dodici tavole e affronta temi universali come l’amicizia, la mortalità e la ricerca dell’immortalità.

Inizialmente, Gilgamesh opprime i suoi sudditi, che si rivolgono al dio Anu per chiedere aiuto. Anu crea Enkidu, un uomo selvaggio che, dopo un incontro inizialmente conflittuale con Gilgamesh, diventa suo amico. Insieme affrontano varie avventure, tra cui la sconfitta del guardiano della foresta Humbaba e la lotta contro il Toro Celeste, inviato dalla dea Ishtar dopo che Gilgamesh la rifiuta.

La narrazione cambia direzione con la morte di Enkidu, punito dagli dei per le loro azioni. Questo evento spinge Gilgamesh a intraprendere un viaggio alla ricerca dell’immortalità, incontrando l’immortale Utnapishtim, che gli racconta del Diluvio Universale e gli insegna che l’immortalità è riservata agli dèi. Nonostante i suoi sforzi, Gilgamesh fallisce nel tentativo di ottenere l’immortalità, ma apprende a vivere con la consapevolezza della mortalità.

L’epopea si conclude con una riflessione sulla vita e sul significato della vera grandezza, sottolineando l’importanza delle relazioni umane e delle realizzazioni terrene.

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