Il mistero del Passo Djatlov: una tragedia ancora irrisolta

 L’incidente del passo di Djatlov avvenne la notte del 2 febbraio 1959, quando nove escursionisti russi morirono in circostanze misteriose nei monti Urali. Il gruppo, guidato da Igor Djatlov, stava effettuando una spedizione alpinistica quando, per motivi sconosciuti, abbandonò la loro tenda, che era stata lacerata dall’interno, e fuggì nella neve profonda con temperature che raggiungevano i −30 °C.



I corpi furono trovati solo il 26 febbraio, a distanza di circa 500 metri dalla tenda.Alcuni presentavano gravi lesioni, come fratture craniche e costole rotte, senza segni di lotta. Due vittime avevano anche un elevato livello di radioattività sui vestiti.

 Diverse teorie sono emerse nel corso degli anni:

Valanga: Nel 2020, le autorità russe hanno concluso che una valanga fosse la causa principale delle morti.

Tempesta perfetta: Alcuni studiosi suggeriscono che una combinazione di condizioni meteorologiche estreme e infrasuoni possa aver causato panico tra gli escursionisti.

Attacco militare o alieno: Teorie più fantasiose includono esperimenti militari segreti o attacchi alieni.

L’incidente ha generato un ampio interesse pubblico e speculazioni. Nel 2019, il governo russo ha riaperto le indagini, ma il mistero rimane irrisolto. La zona è diventata un luogo di pellegrinaggio per appassionati e studiosi del mistero

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