Le prime testimonianze di una celebrazione legata all'amore risalgono all'antica Roma, con i Lupercalia, festività pagane dedicate al dio Fauno. Queste ricorrenze, celebrate a metà febbraio, erano un rito di fertilità che prevedeva l'accoppiamento temporaneo di uomini e donne attraverso un'estrazione casuale dei nomi.
Con l'avvento del cristianesimo, queste pratiche furono considerate immorali e soppiantate da una nuova festività, istituita nel 496 d.C. da papa Gelasio I: il giorno di San Valentino.
Chi era San Valentino? Un vescovo di Terni, martirizzato a Roma nel 273 d.C., la cui figura è avvolta da un alone di leggenda. Si narra che celebrasse matrimoni tra cristiani e pagani, sfidando le leggi romane, e che per questo fu imprigionato e ucciso. La sua storia si intreccia con quella dei Lupercalia, sostituendole con una celebrazione cristiana dell'amore.
Il significato odierno
Oggi, San Valentino è universalmente riconosciuto come il giorno degli innamorati. Un'occasione per celebrare l'amore romantico, con tradizioni che variano da paese a paese, ma che mantengono il focus sull'espressione dei propri sentimenti. Un retaggio storico che, attraverso i secoli, si è trasformato in una festa globale, simbolo di un sentimento tanto complesso quanto fondamentale per l'umanità
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