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Francesco De Pinedo Γ¨ ricordato come uno dei pionieri dell'aviazione italiana. A lui sono stati intitolati diversi istituti e luoghi in Italia, tra cui l'Istituto Tecnico Aeronautico di Stato di Roma e l'isola De Pinedo nel fiume Po. La sua figura rimane simbolo di audacia e innovazione nell'aviazione.
Francesco De Pinedo (16 febbraio 1890 - 3 settembre 1933) Γ¨ stato un aviatore e generale italiano, noto per le sue audaci imprese nel campo dell'aviazione. Nacque a Napoli in una famiglia nobile e si arruolΓ² nella Regia Marina nel 1908, partecipando alla Guerra italo-turca e successivamente alla Prima Guerra Mondiale.
De Pinedo è riconosciuto come un pioniere dell'aviazione. Nel 1925, partì da Sesto Calende con un idrovolante, il Savoia Marchetti S.16 ter, per un raid che lo portò a coprire oltre 55.000 km in 370 ore di volo, toccando destinazioni come Sydney e Tokyo. Durante questo viaggio, affrontò condizioni meteorologiche avverse e difficoltà logistiche, ma riuscì a completare la sua impresa con grande successo, atterrando trionfalmente sul Tevere nel novembre dello stesso anno.
Nel 1927, De Pinedo intraprese un altro importante raid con l'idrovolante Santa Maria, attraversando l'Oceano Atlantico meridionale fino a Buenos Aires e proseguendo verso gli Stati Uniti. Tuttavia, durante un rifornimento in Arizona, il suo velivolo andΓ² distrutto in un incendio. Nonostante questo incidente, continuΓ² il suo viaggio con un nuovo aereo, completando il raid con successo dopo aver affrontato numerosi ostacoli.
Dopo aver ricoperto ruoli di comando nella Regia Aeronautica, De Pinedo si dimise nel 1929 a causa di contrasti interni. TornΓ² poi in Argentina come addetto aeronautico[2]. La sua vita si concluse tragicamente il 3 settembre 1933, quando tentΓ² di effettuare un volo record da New York a Baghdad. Durante il decollo, il velivolo si ribaltΓ² e prese fuoco, causando la sua morte.
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