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Il Raid Roma-Tokyo del 1920 fu un'impresa storica di aviazione, iniziata il 14 febbraio con il decollo da Roma Centocelle. 



I piloti italiani Arturo Ferrarin e Guido Masiero, insieme ai motoristi Gino Cappannini e Roberto Maretto, coprirono oltre 18.000 km in circa 112 ore di volo. Solo loro due e i loro motoristi raggiunsero Tokyo il 31 maggio, accolti da una folla di 200.000 persone. Questo raid rappresentΓ² il primo collegamento aereo tra Europa ed Estremo Oriente, celebrato con 42 giorni di festeggiamenti in Giappone.

Durante il raid furono utilizzati principalmente i seguenti velivoli:

1. Ansaldo SVA 9- Cinque biplani biposto, utilizzati da Arturo Ferrarin e Guido Masiero, che furono i soli a raggiungere Tokyo.

2. Caproni- Inizialmente erano previsti tre bombardieri biplano Caproni (due Ca.3 e un Ca.5) e un triplano Ca.4, ma furono costretti a interrompere il viaggio a causa di problemi tecnici e atterraggi in terreni inadatti



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