𝐄𝐜𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 | 𝟏𝟗𝟎𝟗 - 𝐈𝐥 𝐯𝐨𝐥𝐨 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐧𝐢𝐜𝐚 𝐝𝐢 𝐁𝐥è𝐫𝐢𝐨𝐭

Louis Blériot è una figura fondamentale nella storia dell'aviazione, noto principalmente per il suo storico volo attraverso la Manica nel 1909. 

Blériot nacque il 1° luglio 1872 a Cambrai, in Francia. Prima di interessarsi all'aviazione, si dedicò all'ingegneria e alla progettazione di automobili 

Viene ricordato in virtù della storica impresa del volo attraverso la Manica : il 25 luglio 1909, Blériot realizzò il primo volo in aereo da Calais a Dover, coprendo una distanza di circa 35 km in 37 minuti. Utilizzò un aereo di sua progettazione, il Blériot XI, costruito in legno e tela. Questo volo segnò un importante traguardo nella storia dell'aviazione, dimostrando la fattibilità dei voli a lungo raggio.

La sua impresa ispirò molti altri aviatori e favorì l'interesse pubblico per l'aviazione.

Dopo il suo volo storico, Blériot continuò a lavorare nel campo dell'aviazione, contribuendo alla progettazione di nuovi aerei e partecipando a competizioni di volo.

Morì il 1° agosto 1936, lasciando un'eredità duratura nel mondo dell'aviazione. La sua audacia e innovazione hanno reso possibile il progresso dell'aviazione moderna.

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Il volo attraverso la manica di Blèriot

(testo da "Fight" del 31 luglio 1909)

Ci sono stati giorni non molto tempo fa in cui Bleriot era solito rotolare con la sua macchina con una persistenza quasi monotona; eppure ha continuato, nonostante le critiche. A quei tempi, inoltre, stava ancora cercando di pilotare un monoplano, e i monoplani non erano molto popolari in quel momento, perché non mancavano critici che si spingevano quasi fino a dire che non avrebbero volato affatto. 

Bleriot è il campione del monoplano, e ha fatto più di chiunque altro per svilupparlo. 

Inoltre, è ingegnere e pilota insieme, e la macchina con cui ha attraversato la Manica, e con ciò ha tracciato il suo nome indelebilmente sulle pagine della storia, è la sua macchina, il lavoro del suo cervello, e se la verità fosse nota, contiene, osiamo dire, anche una buona parte del suo artigianato. Non è solo un lavoratore, è uno sportivo, M. Bleriot merita ampiamente ogni premio che ha vinto.

È piuttosto facile dimenticare quanto presto il signor Bleriot abbia iniziato le sue esperienze di aviazione. Già nel 1906 apparve un'illustrazione sullo The Automotor Journal del 26 maggio, di un aeroplano che i signori Bleriot e Voisin avevano costruito per esperimenti.

Era una macchina curiosa, ma ha questo di speciale interesse, che è stata progettata per l'uso sull'acqua. L'anno seguente, il 1907, M. Bleriot aveva costruito e stava provando a Issy, vicino a Parigi, un monoplano che non differisce nei dettagli essenziali dalla macchina che è esposta questa settimana da Selfridge. 

Che disavventure aveva in quei giorni! Quasi ogni altra volta che riusciva a staccarsi da terra, tornava a terra con uno schianto; rompeva sempre qualcosa, ma non era mai lui, questo pilota perseverante sembrava sempre avere una vita incantata. In effetti, era solito prendere tutte le precauzioni che poteva, e lui stesso, come abbiamo detto la scorsa settimana, attribuisce molte delle sue fughe a un piccolo trucco che aveva di gettarsi su una delle ali del suo velivolo quando vedeva che una catastrofe era imminente. 

M. Bleriot lavorava sul principio che era impossibile salvare sia l'uomo che la macchina. Quando M. Bleriot ebbe fatto progressi nell'arte del volo fino a essere facilmente tra i due o tre veri piloti dell'epoca, concepì l'idea di realizzare una macchina piuttosto piccola, il cui tipo è stato da allora conosciuto come il suo aviatore a corto raggio "No. 11". Fu mostrato per la prima volta al Salone di Parigi alla fine dell'anno scorso e attirò moltissima attenzione per via del suo aspetto compatto. Era un aviatore come quello che molti avevano puntato nel cuore, ma che molti altri avevano ritenuto impraticabile.

Nessuno aveva previsto allora che questa sarebbe stata la macchina epocale con cui avrebbe volato per 25 miglia attraverso il paese il 17 luglio e per 31 miglia attraverso il mare il 25 luglio. È vero che le dimensioni della campata sono un po' più grandi a causa delle modifiche che hanno seguito vari esperimenti preliminari, ma che si tratti ancora a tutti gli effetti della stessa macchina compatta deve essere stato evidente a tutti coloro che hanno colto l'opportunità unica di vederla a Dover o negli ultimi giorni a Londra presso gli showroom di Selfridge.