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La crisi dei missili di Cuba, avvenuta tra ottobre e novembre 1962, rappresenta uno dei momenti piรน critici della Guerra Fredda, segnando un intenso confronto tra Stati Uniti e Unione Sovietica.
Ecco i punti salienti:
- Contesto: La crisi scaturรฌ dal dispiegamento di missili balistici sovietici a Cuba, in risposta alla presenza di missili statunitensi in Europa, in particolare in Italia e Turchia. Fidel Castro e Nikita Kruscev raggiunsero un accordo segreto nel luglio 1962 per installare i missili a Cuba come deterrente contro una possibile invasione statunitense.
- Scoperta: Il 14 ottobre 1962, un aereo spia U-2 degli Stati Uniti fotografรฒ le basi missilistiche in costruzione a Cuba, confermando i sospetti americani
- Reazione degli Stati Uniti: In risposta, il presidente John F. Kennedy impose un blocco navale il 24 ottobre per impedire ulteriori rifornimenti di armi sovietiche. Durante le settimane di tensione, ci furono preparativi per un possibile attacco aereo contro Cuba.
-Negoziati e risoluzione: Dopo intense trattative, il 28 ottobre, Kruscev annunciรฒ il ritiro dei missili sovietici da Cuba. In cambio, gli Stati Uniti si impegnarono a non invadere l'isola e, segretamente, a ritirare i loro missili Jupiter dalla Turchia
- Conseguenze: La crisi evidenziรฒ la necessitร di una comunicazione diretta tra Washington e Mosca, portando alla creazione della "linea rossa" per prevenire future escalation. Entrambe le superpotenze dovettero affrontare critiche interne per le concessioni fatte durante i negoziati.
La crisi dei missili di Cuba rimane un esempio emblematico delle tensioni della Guerra Fredda e del rischio di conflitto nucleare che caratterizzava quel periodo.
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