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La patata (Solanum tuberosum) Γ¨ originaria delle Ande, dove veniva coltivata dagli Inca giΓ  nel II millennio a.C. Gli spagnoli la scoprirono nel XVI secolo, ma inizialmente non suscitΓ² interesse in Europa. La sua introduzione avvenne lentamente, con resistenze dovute a credenze popolari che la consideravano nociva. Solo nel XVIII secolo la patata divenne un alimento fondamentale, contribuendo a risolvere problemi di fame e aumentando la popolazione europea, in particolare in Irlanda. In Italia, la coltivazione significativa iniziΓ² tra il Settecento e l’Ottocento, ma divenne parte integrante dell’alimentazione solo nella seconda metΓ  dell’Ottocento. 



I contadini europei incontrarono diverse resistenze alla coltivazione della patata, tra cui: 

- Credenze Errate: Si pensava che la patata fosse portatrice di malattie come la lebbra, a causa della sua superficie rugosa

- Aspetto e Origine: La forma bitorzoluta e il fatto che crescesse sottoterra senza semi suscitavano sospetti e avversione, considerandola un "frutto del diavolo" poichΓ© non era citata nella Bibbia

- Proibizioni Legali: In Francia, nel 1748, il Parlamento vietΓ² la sua coltivazione, accentuando lo scetticismo

Queste resistenze furono superate solo grazie agli sforzi di promotori come Antoine-Augustin Parmentier.

Antoine-Augustin Parmentier (1737-1813) fu un farmacista e agronomo francese che giocò un ruolo cruciale nella diffusione della patata in Europa. Durante la Guerra dei Sette Anni, mentre era prigioniero in Prussia, osservò l'uso nutrizionale della patata e ne riconobbe il valore. Tornato in Francia, promosse la coltivazione del tubero, superando resistenze culturali e legali, come il divieto di coltivazione del 1748. Utilizzò strategie innovative, come recintare i campi e invitare nobili a cene a base di patate, contribuendo così a farne un alimento fondamentale per le classi umili.







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