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Tra le primissime radio messe in vendita in Italia quelle prodotte dalla Magneti Marelli nel 1930 attraverso il marchio "Radio Marelli". Questi apparecchi - il "Musagete" e il "Sinfoniaco" - segnarono un passo importante per l'industria radiofonica italiana, contribuendo a rendere la radio piΓΉ accessibile al pubblico. 

Tuttavia, il costo degli apparecchi era ancora elevato, limitando l'uso della radio principalmente alle famiglie piΓΉ abbienti. La diffusione della radio in Italia iniziΓ² a crescere significativamente dopo l'inizio delle trasmissioni regolari nel 1924, ma la vera espansione avvenne negli anni successivi con la produzione di modelli piΓΉ economici e accessibili.


Negli anni Venti in Italia, il costo degli apparecchi radiofonici era significativamente elevato. Gli apparecchi piΓΉ semplici, come le radio a cristallo, costavano tra 450 e 1200 lire, mentre i modelli piΓΉ sofisticati e complessi, come quelli a valvole, potevano arrivare a costare fino a 3000 lire. Questi prezzi erano circa quattro volte lo stipendio mensile di un impiegato e sei volte quello di un operaio. 





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